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Parrocchia della Resurrezione Voghera

Inno Akathistos alla Madre di Dio

Pubblicato il2 Maggio 2020

Preghiera per il mese di maggio, dedicato alla Madonna.

È uno tra i più famosi inni che la Chiesa greca dedica alla Theotokos (Madre di Dio). 
A-kathistosin greco significa “non-seduti”, perché si canta o recita in piedi, per rispetto e venerazione alla Santa Madre di Dio, Maria.
La struttura si ispira alla Gerusalemme celeste descritta nei cc. 21-22 dell’Apocalisse di San Giovanni.
Si canta Maria come immagine della Chiesa, Sposa vergine dell’Agnello. 
L’inno, diviso in 24 strofe (stanze) in base alle lettere dell’alfabeto greco, è in 2 parti –una narrativa e una dogmatica– in cui traspare la bellezza di Maria Madre di Cristo e dei credenti.  

Parte narrativa 

  1. Il piùeccelso degli Angeli fu mandato dal Cielo

per dir “Ave” alla Madre di Dio. 

Al suo incorporeo saluto 

vedendoti in Lei fatto uomo,  

Signore,  

in estasi stette,  

acclamando la Madre così: 

 

Ave, per Te la gioia risplende;  

Ave, per Te il dolore s’estingue. 

Ave, salvezza di Adamo caduto; 

Ave, riscatto del pianto di Eva. 

Ave, Tu vetta sublime a umano intelletto;  

Ave, Tu abisso profondo agli occhi degli Angeli. 

Ave, in Te fu elevato il trono del Re;  

Ave, Tu porti Colui che il tutto sostiene.  

Ave, o stella che il Sole precorri; 

Ave, o grembo del Dio che s’incarna. 

Ave, per Te si rinnova il creato; 

Ave, per Te il Creatore è bambino.  

Ave, Sposa non sposata! 

 

  1. Ben sapeva Mariad’esserVergine sacra  

e così a Gabriele diceva: 

« Il tuo singolare messaggio  

all’anima mia incomprensibile appare: 

da grembo di vergine  

un parto predici, esclamando: 

Alleluia! ».  

 

  1. Desiderava la Vergine 

di capire il mistero  

e al nunzio divino chiedeva: 

« Potrà il verginale mio seno mai  

dare alla luce un bambino?  

Dimmelo! ».  

E Quegli riverente  

acclamandola disse così: 

 

Ave, Tu guida al superno consiglio;  

Ave, Tu prova d’arcano mistero. 

Ave, Tu il primo prodigio di Cristo; 

Ave, compendio di sue verità. 

Ave, o scala celeste 

che scese l’Eterno; 

Ave, o ponte che porti gli uomini al cielo.  

Ave, dai cori degli Angeli cantato portento; 

Ave, dall’orde dei dèmoni esecrato flagello. 

Ave, la Luce ineffabile hai dato;  

Ave, Tu il « modo » a nessuno hai svelato. 

Ave, la scienza dei dotti trascendi; 

Ave, al cuor dei credenti risplendi. 

Ave, Sposa non sposata! 

 

  1. La Virtùdell’Altissimo

adombrò e rese Madre 

la Vergine ignara di nozze:  

quel seno, fecondo dall’alto, 

divenne qual campo ubertoso per tutti,  

che vogliono coglier salvezza  

cantando così: 

Alleluia!  

 

  1. Con in grembo 

il Signore premurosa Maria 

ascese e parlò a Elisabetta. 

Il piccolo in seno alla madre 

sentì il verginale saluto,  

esultò,  

e balzando di gioia  

cantava alla Madre di Dio: 

 

Ave, o tralcio di santo Germoglio; 

Ave, o ramo di Frutto illibato. 

Ave, coltivi il divino Cultore;  

Ave, dai vita all’Autor della vita.  

Ave, Tu campo che frutti ricchissime grazie; 

Ave, Tu mensa che porti pienezza di doni. 

Ave, un pascolo ameno Tu fai germogliare; 

Ave, un pronto rifugio prepari ai fedeli.  

Ave, di suppliche incenso gradito; 

Ave, perdono soave del mondo. 

Ave, clemenza di Dio verso l’uomo; 

Ave, fiducia dell’uomo con Dio. 

Ave, Sposa non sposata! 

 

  1. Con il cuore in tumulto

fra pensieri contrari  

il savio Giuseppe ondeggiava: 

tutt’ora mirandoti intatta  

sospetta segreti sponsali, o illibata!  

Quando Madre ti seppe  

da Spirito Santo, esclamò: 

Alleluia! 

 

  1. I pastori sentirono 

i concerti degli Angeli  

al Cristo disceso tra noi.  

Correndo a vedere il Pastore,  

lo mirano come agnellino innocente 

nutrirsi alla Vergine in seno,  

cui innalzano il canto:  

 

Ave, o Madre all’Agnello Pastore, 

Ave, o recinto di gregge fedele.  

Ave, difendi da fiere maligne, 

Ave, Tu apri le porte del cielo. 

Ave, per Te con la terra esultano i cieli,  

Ave, per Te con i cieli tripudia la terra.  

Ave, Tu sei degli Apostoli la voce perenne, 

Ave, dei Martiri sei l’indomito ardire. 

Ave, sostegno possente di fede, 

Ave, vessillo splendente di grazia. 

Ave, per Te fu spogliato l’inferno,  

Ave, per Te ci vestimmo di gloria. 

Ave, Vergine e Sposa! 

 

  1. Osservando la stella

che guidava all’Eterno,  

ne seguirono i Magi il fulgore.  

Fu loro sicura lucerna  

andando a cercare il Possente, 

il Signore. 

Al Dio irraggiungibile 

giunti, l’acclaman beati:  

Alleluia! 

 

  1. Contemplarono i Magi

sulle braccia materne 

l’Artefice sommo dell’uomo. 

Sapendo ch’Egli era il Signore 

pur sotto l’aspetto di servo, 

premurosi gli porsero i doni,  

dicendo alla Madre beata:  

 

Ave, o Madre dell’Astro perenne, 

Ave, o aurora di mistico giorno. 

Ave, fucine d’errori Tu spegni, 

Ave, splendendo conduci al Dio vero. 

Ave, l’odioso tiranno sbalzasti dal trono, 

Ave, Tu il Cristo ci doni clemente Signore. 

Ave, sei Tu che riscatti dai riti crudeli, 

Ave, sei Tu che ci salvi dall’opre di fuoco. 

Ave, Tu il culto distruggi del fuoco, 

Ave, Tu estingui la fiamma dei vizi. 

Ave, Tu guida di scienza ai credenti, 

Ave, Tu gioia di tutte le genti.  

Ave, Vergine e Sposa! 

 

  1. Banditori di Dio 

diventarono i Magi 

sulla via del ritorno.  

Compirono il tuo vaticinio  

e Te predicavano, o Cristo,  

a tutti, noncuranti d’Erode, 

lo stolto, incapace a cantare:  

Alleluia!  

 

  1. Irradiando all’Egitto

lo splendore del vero, 

dell’errore scacciasti la tenebra: 

ché gli idoli allora, o Signore, 

fiaccati da forza divina caddero; 

e gli uomini, salvi,  

acclamavan la Madre di Dio: 

 

Ave, riscossa del genere umano, 

Ave, disfatta del regno d’inferno. 

Ave, Tu inganno ed errore calpesti, 

Ave, degl’idoli sveli la frode. 

Ave, Tu mare che inghiotti il gran Faraone, 

Ave, Tu roccia che effondi le Acque di Vita. 

Ave, colonna di fuoco che guidi nel buio, 

Ave, riparo del mondo più ampio che nube. 

Ave, datrice di manna celeste, 

Ave, ministra di sante delizie. 

Ave, Tu mistica terra promessa, 

Ave, sorgente di latte e di miele.  

Ave, Vergine e Sposa! 

 

  1. Stava giàper lasciare

questo mondo fallace 

Simeone, ispirato vegliardo. 

Qual pargolo a lui fosti dato, 

ma in Te riconobbe il Signore 

perfetto, e ammirando stupito 

l’eterna sapienza esclamò 

Alleluia!  

 

 

Parte tematica 

 

  1. Di natura le leggi

innovò il Creatore, 

apparendo tra noi, suoi figlioli: 

fiorito da grembo di Vergine, 

lo serba qual era da sempre, inviolato: 

e noi che ammiriamo il prodigio 

cantiamo alla Santa: 

 

Ave, o fiore di vita illibata, 

Ave, corona di casto contegno. 

Ave, Tu mostri la sorte futura, 

Ave, Tu sveli la vita degli Angeli. 

Ave, magnifica pianta che nutri i fedeli, 

Ave, bell’albero ombroso che tutti ripari. 

Ave, Tu in grembo portasti la Guida agli erranti, 

Ave, Tu desti alla luce Chi affranca gli schiavi. 

Ave, Tu supplica al Giudice giusto, 

Ave, perdono per tutti i traviati. 

Ave, Tu veste ai nudati di grazia, 

Ave, Amore che vinci ogni brama. 

Ave, Vergine e Sposa! 

 

  1. Tale parto ammirando,

ci stacchiamo dal mondo 

e al cielo volgiamo la mente. 

Apparve per questo fra noi, 

in umili umane sembianze l’Altissimo, 

per condurre alla vetta 

coloro che lieti lo acclamano: 

Alleluia!  

 

  1. Era tutto qui in terra,

e di sé tutti i cieli 

riempiva il Dio Verbo infinito: 

non già uno scambio di luoghi, 

ma un dolce abbassarsi di Dio verso l’uomo 

fu nascer da Vergine, 

Madre che tutti acclamiamo: 

 

Ave, Tu sede di Dio, l’Infinito, 

Ave, Tu porta di sacro mistero. 

Ave, dottrina insicura per gli empi, 

Ave, dei pii certissimo vanto. 

Ave, o trono più santo del trono cherubico, 

Ave, o seggio più bello del seggio serafico. 

Ave, o tu che congiungi opposte grandezze, 

Ave, Tu che sei in una e Vergine e Madre. 

Ave, per Te fu rimessa la colpa, 

Ave, per Te il paradiso fu aperto. 

Ave, o chiave del regno di Cristo, 

Ave, speranza di eterni tesori. 

Ave, Vergine e Sposa! 

 

  1. Si stupirono gli Angeli 

per l’evento sublime  

della tua Incarnazione divina: 

ché il Dio inaccessibile a tutti 

vedevano fatto accessibile, uomo, 

dimorare fra noi  

e da ognuno sentirsi acclamare: 

Alleluia! 

 

  1. Gli oratori brillanti 

come pesci son muti 

per Te, Genitrice di Dio:  

del tutto incapaci di dire  

il modo in cui Vergine e Madre Tu sei.  

Ma noi che ammiriamo il mistero 

cantiamo con fede: 

 

Ave, sacrario d’eterna Sapienza, 

Ave, tesoro di sua Provvidenza. 

Ave, Tu i dotti riveli ignoranti,  

Ave, Tu ai retori imponi il silenzio. 

Ave, per Te sono stolti sottili dottori, 

Ave, per Te vengon meno autori di miti. 

Ave, di tutti i sofisti disgreghi le trame, 

Ave, Tu dei Pescatori riempi le reti. 

Ave, ci innalzi da fonda ignoranza, 

Ave, per tutti sei faro di scienza.  

Ave, Tu barca di chi ama salvarsi, 

Ave, Tu porto a chi salpa alla Vita. 

Ave, Vergine e Sposa! 

 

  1. Per salvare il creato,

il Signore del mondo, 

volentieri discese quaggiù.  

Qual Dio era nostro Pastore, 

ma volle apparire tra noi come Agnello: 

con l’umano attraeva gli umani, 

qual Dio l’acclamiamo: 

Alleluia! 

 

  1. Tu difesa di vergini,

Madre Vergine sei,  

e di quanti ricorrono a Te: 

che tale ti fece il Signore 

di tutta la terra e del cielo, o illibata, 

abitando il tuo grembo 

e invitando noi tutti a cantare:  

 

Ave, colonna di sacra purezza, 

Ave, Tu porta d’eterna salvezza. 

Ave, inizio di nuova progenie,  

Ave, datrice di beni divini.  

Ave, Tu vita hai ridato ai nati nell’onta, 

Ave, hai reso saggezza ai privi di senno. 

Ave, o Tu che annientasti il gran seduttore,  

Ave, o Tu che dei casti ci doni l’autore. 

Ave, Tu grembo di nozze divine, 

Ave, che unisci i fedeli al Signore. 

Ave, di vergini alma nutrice, 

Ave, che l’anime porti allo Sposo. 

Ave, Vergine e Sposa! 

 

  1. Cede invero ogni canto

che presuma eguagliare 

le tue innumerevoli grazie. 

Se pure ti offrissimo inni 

per quanti granelli di sabbia, Signore, 

mai pari saremmo ai tuoi doni 

che desti a chi canta: 

Alleluia! 

 

  1. Come fiaccola ardente

per che giace nell’ombre 

contempliamo la Vergine santa, 

che accese la luce divina 

e guida alla scienza di Dio tutti, 

splendendo alle menti 

e da ognuno è lodata col canto: 

 

Ave, o raggio di Sole divino, 

Ave, o fascio di Luce perenne. 

Ave, rischiari qual lampo le menti, 

Ave, qual tuono i nemici spaventi. 

Ave, per noi sei la fonte dei sacri Misteri, 

Ave, Tu sei la sorgente dell’Acque abbondanti. 

Ave, in Te raffiguri l’antica piscina, 

Ave, le macchie detergi dei nostri peccati. 

Ave, o fonte che l’anime mondi, 

Ave, o coppa che versi letizia. 

Ave, o fragranza del crisma di Cristo, 

Ave, Tu vita del sacro banchetto. 

Ave, Vergine e Sposa! 

 

  1. Condonare volendo

ogni debito antico, 

fra noi, il Redentore dell’uomo 

discese e abitò di persona: 

fra noi che avevamo perduto la grazia. 

Distrusse lo scritto del debito, 

e tutti l’acclamano: 

Alleluia!  

 

  1. Inneggiando al tuo parto

l’universo ti canta 

qual tempio vivente, o Regina! 

Ponendo in tuo grembo dimora  

Chi tutto in sua mano contiene, il Signore, 

tutta santa ti fece e gloriosa  

e ci insegna a lodarti:  

 

Ave, o « tenda » del Verbo di Dio,  

Ave, più grande del « Santo dei Santi ».  

Ave, Tu « Arca » da Spirito aurata,  

Ave, « tesoro » inesausto di vita.  

Ave, diadema prezioso dei santi sovrani, 

Ave, dei pii sacerdoti Tu nobile vanto. 

Ave, Tu sei per la Chiesa qual torre possente, 

Ave, Tu sei per l’Impero qual forte muraglia. 

Ave, per Te innalziamo trofei, 

Ave, per Te cadon vinti i nemici. 

Ave, Tu farmaco delle mie membra, 

Ave, salvezza dell’anima mia. 

Ave, Vergine e Sposa! 

 

  1. Grande ed inclita Madre,

Genitrice del sommo fra i Santi, 

Santissimo Verbo, 

or degnati accogliere il canto!  

Preservaci da ogni sventura, tutti!  

Dal castigo che incombe  

Tu libera noi che gridiamo:  

Alleluia! 

Strada Oriolo 7, 27058 Voghera (PV)

Telefono: 0383/369578

E-mail: parrocchia.resurrezione@gmail.com

Parroco pro tempore: Don Pio Francesco Lovetti

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