Mettiamo a disposizione la condivisione anonima del primo incontro su cambiamenti ed emozioni
Continuate a partecipare: la pagina rimane aperta per tutti gli interventi che arriveranno.
1) Iniziate col prestare attenzione ai cambiamenti che avete notato nei vostri figli in questo periodo: quali sono e che sentimenti vi hanno suscitato?
Notevoli cambiamenti fisici: voce, peluria,altezza…
Sono felice della sua crescita, timorosa che questo periodo di lock down possa ‘rubargli’ parti di vita e la socialità, parte fondamentale per la crescita di un adolescente.
Abbiamo notato una maggiore voglia di indipendenza e quotidiani contrasti nel relazionarsi con i genitori. Consapevoli di questo momento di cambiamento dobbiamo portare più pazienza del solito e dobbiamo assecondarla, nei limiti del possibile.
Il carattere cambiato , il sapere tutto su ogni cosa perché si sentono grandi e capaci di risolvere ma in fondo cercano sempre il conforto di noi genitori… io da genitore cerco di dare il meglio per mio figlio anche se a volte ci scontriamo
I cambiamenti notati in nostro figlio negli ultimi 2-3 anni sono molti e purtroppo non piacevoli: trascuratezza- “ribellione”- voglia di indipendenza ma senza aver voglia di impegnarsi- mancanza di regole. Il rapporto di amore e complicità che esisteva sta svanendo lasciando spazio a continue discussioni e litigi.
indipendenza
Sto notando molti cambiamenti nelle mie figlie sia dal punto di vista fisico che emotivo che comportamentale: non sono più bambine ma neanche donne..hanno cambiato proprio fisionomia. Vivono questi cambiamenti con pudore, per carattere non tendono a mettersi in mostra come capita ad alcune conoscenti o amiche della stessa età perciò a volte faticano a riconoscersi come adolescenti, non identificandosi nelle coetanee da qs punto di vista.
Desiderano essere sempre più autonome e chiedono di sperimentarsi nelle prime uscite con le amiche ma, ad oggi, con la consapevolezza di non poter superare alcuni limiti (esempio sugli orari di rientro, i luoghi scelti..). Non desiderano più tanto il contatto fisico con noi genitori e devo dire che l’impossibilità di abbracciarle, come quando erano piccole, riconoscendo questo bisogno di crescita, è forse una delle cose più faticose da gestire.
Nostro figlio è cambiato sotto diversi punti di vista. Fisicamente è cresciuto in altezza , ha cambiato la voce, i brufoli hanno preso possesso del suo viso e delle sue spalle, le mani sono forti, lo sguardo è più attento, i capelli crescono in modo selvaggio. E’ più socievole e si è creato diversi gruppi di amicizie, è meno capriccioso e più attento alle esigenze di chi lo circonda (ad esclusione di suo fratello più piccolo che ahimè, resterà sempre “il rompiscatole”). Aiuta in casa prendendo l’iniziativa da solo a svolgere alcuni lavori domestici, ha ampliato i suoi gusti alimentari.
Tutti questi cambiamenti ci rendono consapevoli del fatto che non è più un bambino, ma un giovane uomo che sta iniziando a confrontarsi con ciò che lo circonda. Nel bene e nel male. Il sentimento che provo è di curiosità e a volte di stupore per quello che vedo in lui. A volte è di paura e timore perchè il mondo che si trova di fronte non è più confinato all’interno di ambienti “protetti” e sotto il nostro controllo. A volte è di orgoglio e di amore sconfinato per lo sbocciare di questa nuova creatura così complessa e piena di sorprese imprevedibili, qualcuna meravigliosa e qualcuna oscura.
Un aumento della richiesta di autonomia è il tratto che è risultato più evidente insieme alla tendenza a passare molto tempo da sola. Abbiamo riscontrato una crescente tendenza a porre delle barriere tra lei e i genitori quando è impegnata in discussioni con i suoi coetanei o nelle sue attività ricreative. E’ aumentata la tendenza a nascondere le cose che fa e a richiedere privacy rispetto alle attività che sta svolgendo.
Abbiamo riscontrato anche una maggiore tendenza a considerare solo se stessa e non gli altri nelle sue considerazioni.
Il percorso verso l’autonomia è passato anche attraverso la maggiore capacità di svolgere autonomamente piccole attività, ovviamente quando di suo interesse (es. mi preparo l’impasto delle crepe da sola se i miei genitori non possono). A richiesta svolge anche attività domestiche (es. butto la plastica)
Tende spesso a rispondere in maniera non sempre educata ai rimbrotti dei genitori. Ma questo ci pare un tratto caratteristico dell’età!
A fronte di un rifiuto richiede spiegazioni articolate e controbatte con argomentazioni proprie.
Particolari cambiamenti non ne abbiamo visti…sicuramente è più matura …questa situazione obbligatoria di isolamento le ha insegnato a doversi arrangiate anche stando in casa da sola.
Crescono non soltanto fisicamente ma emotivamente
È necessario per noi genitori accompagnarli in questo percorso accettando anche gli scontri tipici che ne conseguono.
Anche noi siamo spesso disorientati da tutti i cambiamenti perché quelli che poco tempo fa erano dei graziosi bambini ora sono degli sgraziati estranei!
Numerosi sono i cambiamenti, soprattutto fisici: altezza, voce, peluria e proprio a causa di questi suoi cambiamenti si sente già un “uomo”, lo scorso autunno aveva iniziato a chiudersi nei confronti dei suoi genitori e visto che soprattutto con la mamma si è sempre confidato, eravamo un po’ preoccupati poi con l’inizio dell’estate fortunatamente le cose sono rientrate certo non più come quando era piccolo, ora sceglie ciò che vuole dirti ma comunque cerchiamo di mantenere viva la comunicazione
Cambiamenti ve ne sono stati sia fisicamente che comportamentali.
Quelli fisici sono evidenti ma quelli interiori sono difficili da notare e non sempre comprensibili. Da genitore la visione del figlio cambia totalmente rispetto a quando eravamo noi ragazzi ma la vera differenza da quando eravamo giovani noi e i nostri ragazzi d’oggi è la società e l’uso della tecnologia troppo esagerata. Il mio ragazzo fondamentalmente rimane affettuoso e buono in quello che fa e dimostra ma risulta svogliato senza obbiettivi come se nulla gli piacesse fare se non restare sul divano alla tv o guardare il cellulare insomma senza stimoli. Per questo appena possibile provo a stimolarli con cose nuove uscendo oppure con piccoli lavoretti che gli assegno o da fare insieme per cercare di incentivarli
Cambiamenti caratteriali , del fisico della mente e del ragionare
Vedo sicuramente il cambiamento fisico ma anche di interessi. Cominciano a cambiare le abitudini di gioco ed inizia anche una maggiore attenzione al modo di presentarsi agli altri.
2) quali sentimenti riconoscete espressi dai protagonisti del film?
Amore gentilezza stupore timore curiosità
Amore
Protezione
Ribellione
Consapevolezza
Fiducia ,ostinazione
Padre: severo- protettivo- autoritario
Vaiana: curiosa, ribelle, coraggiosa, testarda
Mamma: gentile- protettiva- amorevole- saggia
Nonna: saggia- protettiva- complice
i sentimenti espressi sono la protezione della figlia perché l’amico del padre è morto e quindi non vuole perdere sua figlia
I sentimenti espressi dai protagonisti sono: tristezza, rabbia, preoccupazione, ansia, delusione, gioia…
Vaiana desidera uscire dall’isola per esplorare il mare, curiosa e piena di aspettative nei confronti di un mondo che non conosce ancora. La voglia di scoprire cose nuove la spinge ad affrontare impreparata nuove avventure, anche se pericolose.
Suo papà, a causa di esperienze negative da lui vissute, la vuole proteggere e la paura per l’incolumità della figlia, lo fa agire in maniera brusca ed autoritaria.
La nonna si comporta da nonna: pone delle domande a Vaiana con finto disinteresse, cercando di farla riflettere e spingendola a capire cosa desidera veramente nel proprio cuore.
Nella prima scena il padre presenta con solennità il simbolo del progresso dell’isola e la bambina è sorpresa del modo con cui tutti i capi abbiano messo la propria pietra, simbolo del loro contributo alla costruzione del futuro dell’isola.
Nella seconda scena è evidente la rabbia del padre e l’incapacità di spiegare le vere ragioni del rifiuto (la morte del migliore amico). Anche la protagonista esprime rabbia verso il padre perché si trova davanti ad un rifiuto non motivato se non dalla necessità di rispettare regole che lei giudica vecchie.
Nella terza scena la protagonista è sempre arrabbiata e la voglia della madre di spiegare le vere ragioni del rifiuto e di farle capire l’atteggiamento del padre è evidente. La madre esprime comprensione nei confronti della reazione della figlia ma cerca di spiegarle le vere ragioni del comportamento del padre.
La protagonista è decisa a fare quello che ha in mente nonostante le spiegazioni dei genitori e mette in pericolo la propria vita.
La nonna è serena e tranquilla nel lasciar fare alla nipote quello che veramente vuole ma insinua il dubbio che quello che ha deciso la nipote non sia la cosa giusta, senza dirlo. La nipote è sorpresa e anche confusa dall’atteggiamento della nonna. Si aspettava che la nonna le dicesse cosa fare mentre la nonna la lascia da sola a ragionare su quale sia la cosa migliore da fare.
Il papà molto apprensivo , la nonna complice, la mamma la “pacere” della situazione
Il senso di protezione di un genitore nei confronti del figlio è innato così come i ragazzi hanno la necessità di esplorare e confrontarsi con il mondo da soli anche e soprattutto facendo scelte non condivise. A questa età per i genitori è fonte di preoccupazione per loro è un modo di scoprire la propria personalità
Amore, ribellione, complicità, tenerezza, fiducia
Nel genitore del cartone animato mi ritrovo molto….. a volte mi sento severo nei suoi confronti e mi dispiace ma lo faccio solo per il suo bene cercando di insegnarli sempre il rispetto per il prossimo che è fondamentale vivere in una comunità come la nostra rispettando le regole della vita comune
Rabbia e la paura che muoia sua figlia come il suo amico
Sentimenti di coraggio, paura, protezione, fiducia.
3) Confrontate il modo di comunicare del papà, della mamma e della nonna.
Papà amorevole autoritario e timoroso per la figlia
Mamma dolce premurosa
Nonna premurosa protettiva rassicurante complice
Il padre manifesta un senso di protezione nei confronti della figlia insegnandole cosa è giusto fare, anche con atteggiamento autoritario.
La madre è più predisposta ad un dialogo chiarificatore.
La figlia manifesta ribellione e volontà di trasgredire, ma proprio provando di persona si rende conto che il padre aveva ragione.
La nonna è accondiscendente e capisce che la nipote deve fare le sue esperienze.
I tempi sono cambiati i nostri ragazzi sono più autonomi e si rendono conto di aver sbagliato , invece mi ricordo io e mio marito che prima c’era il dovere di aiutare in casa e poi fare i compiti ed infine di uscire quel pochino per stare in compagnia degli amici . Quindi prima era diverso la fiducia te la dovevi guadagnare forse adesso sono un po’ troppo liberi ma credo che crescendo impareranno come abbiamo fatto noi
Il padre è autoritario perché oltre ad essere capo della famiglia, è pure il capo della comunità. Mette regole a Vaiana, anche se per il suo bene, ma senza spiegarle perché. La mamma e soprattutto la nonna sono più complici, cercano di far capire alla ragazza che il comportamento apparentemente ostile del padre è per il suo bene (protezione ed insegnamento).
trasgressione
Il padre comunica in modo direttivo ed aggressivo perché pervaso dalla paura e dalla preoccupazione
La mamma comunica in modo dolce e più empatico ma non del tutto efficace
La nonna sembra apparentemente distaccata e superficiale: in realtà trasmette allegria e fiducia nelle capacità della nipote
Il modo di comunicare del padre è autoritario, asciutto, di chi non ammette repliche.
Quello della madre è più dolce, diplomatico e confortante.
Quello della nonna è di finto disinteresse, è indiretto ma nasconde molta attenzione alle risposte.
Il papà comunica con l’imposizione senza spiegare le vere ragioni del rifiuto e senza raccontare alla figlia la sua esperienza. La mamma approccia la figlia spiegando le ragioni del comportamento del padre e realizzando quell’apertura che il padre non era stato capace di realizzare.
La nonna ha un atteggiamento positivo: non si intromette nelle decisioni della nipote ma fa in modo che ragioni sulla sua decisione. Le lascia libertà di ragionamento e di decisione. La nonna è quella che tratta più da adulta la nipote.
Il papa premuroso la mamma che spiega sempre tutte le incomprensioni la nonna complice della nipote
La ragazza è desiderosa di sfidare se’ stessa e di uscire da schemi che non comprende del tutto
Il papà è rigido e protettivo anche per dolorose esperienze vissute
La mamma è comprensiva e comunicativa
Padre: amorevole, protettivo, autoritario ma per paura,
Madre: dolce, amorevole funge da tramite nella comunicazione tra padre e figlia, spiega il perché dell’atteggiamento del padre,
Nonna: complice, attenta a tutto ciò che succede, non giudica, non influenza
La comunicazione che ha la nonna e comunque diversa da un genitore…. lo vivo quotidianamente con i miei i nonni hanno un ruolo diverso e sono sicuramente più saggi di noi. Noi abbiamo l’ansia che possa succede qualcosa ai nostri figli e di non riuscire a proteggerli per questo risultiamo più severi ma è solo un modo di volergli bene
I nonni comunicano con più pazienza , i genitori con più frenesia a causa del lavoro
Il papà comunica un forte istinto di protezione
La mamma esprime più tenerezza e comprensione.
La nonna di fiducia e incoraggiamento.