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Parrocchia della Resurrezione Voghera

Lc 6,39-45

Pubblicato il4 Maggio 20254 Maggio 2025

Testo Lc 6,39-45

(edizione Bibbia CEI 2008)

39Disse loro anche una parabola: “Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? 40Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
41Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 42Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
43Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. 44Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo . 45L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.

Commento a cura del Gruppo Donne

Giudizio e misericordia

Meditiamo sul rischio dell’autoreferenzialità: è facile cadere nella tentazione di giudicare gli altri in base alle proprie convinzioni e ai propri comportamenti. Questo atteggiamento porta a enfatizzare le differenze piuttosto che entrare in relazione autentica. E’ importante riconoscere che non possiamo mai comprendere appieno le motivazioni degli altri e che dovremmo concedere loro il beneficio del dubbio.

La metafora della trave e della pagliuzza, una delle più conosciute e insegnate a catechismo, ci invita a riconoscere le nostre mancanze prima di correggere quelle altrui. Attraverso questa consapevolezza possiamo agire con misericordia e comprensione, piuttosto che con severità e rigidità.

Vita da ciechi, vita fra ciechi

Possiamo interpretare l’esempio del cieco che guida un altro cieco come un invito a non isolarsi tra persone che la pensano allo stesso modo: camminare solo con chi ci assomiglia può renderci ciechi alle prospettive diverse. Al contrario, in una relazione sincera con persone diverse da noi possiamo scoprire aspetti di noi stesse che non avremmo magari mai compreso.

Un’altra riflessione è che siamo tutti ciechi, cioè parziali, e ci possiamo aiutare reciprocamente senza però avere la pretesa di assurgere a ruolo di guide incontestate. Infatti, viene detto che non c’è discepolo migliore del maestro, che è Gesù ed è l’unica guida.

Il ruolo delle guide spirituali

Succede che alcune guide spirituali esercitino un’autorità rigida, come nell’esempio della trave e pagliuzza, piuttosto che favorire un cammino di crescita autentico e libero. Condividiamo il racconto di esperienze vissute in comunità religiose, in particolare di suore, nelle quali le dinamiche di potere e le rigide imposizioni che non tenevano conto dei desideri e delle inclinazioni personali hanno generato oppressione e frustrazione.

Riflettiamo sull’importanza di guardare dentro noi stesse, di interrogare la nostra coscienza per prendere le giuste decisioni. Dentro di noi troveremo contraddizioni ma anche la giusta strada da percorrere.

Quali frutti far emergere

Meditiamo sull’immagine di piante e i frutti buoni e cattivi. Ogni persona possiede sia il bene che il male dentro di sé, non esistono individui totalmente buoni o cattivi, ma è la scelta consapevole di quali frutti far emergere a definire il nostro essere, in quel momento.

Troviamo un parallelo di questo brano con l’episodio dell’adultera (Giovanni 8, 1-11), dove Gesù invita chi è senza peccato a scagliare la prima pietra. Coloro che stavano per lapidare la donna, tirando cioè fuori il male, dopo le parole di Gesù fanno invece emergere il bene, rinunciando al giudizio e alla violenza.

 

 

Strada Oriolo 7, 27058 Voghera (PV)

Telefono: 0383/369578

E-mail: parrocchia.resurrezione@gmail.com

Parroco pro tempore: Don Pio Francesco Lovetti

Leggi qui il nostro REGOLAMENTO PRIVACY

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